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Maria Amatulli

I parcheggi per auto più strani al mondo

I parcheggi sono spesso elementi architettonici necessari ma di disturbo, che raramente offrono più che uno slot agli autoveicoli in sosta, magari nascosti dietro altri edifici più estetici. “E ‘una voce di spesa che  generalmente non piace, ma è un male necessario nello sviluppo urbanistico della città, ed un servizio che può contribuire al successo di una struttura commerciale”, dice Len Tsupros, presidente di Carl Walker Construction, un’azienda di design specializzata in parcheggi ed autosilos.

Negli ultimi tempi però stiamo assistendo ad un’inversione di rotta: così come cambia la tecnologia e l’urbanistica, così il ruolo e la funzione del classico garage si sta rivoluzionando. Ecco alcuni dei più interessanti esempi al mondo, parcheggi innovativi, all’avanguardia o semplicemente bizzarri.

Autostadt, Wolfsburg, Germania

autostadtparking

Il Volkswagen Autostadt è un grande parco divertimenti a tema, tutto incentrato sull’automobile: comprende un museo di auto, corsi di guida, tour f nella famosa fabbrica di auto tedesca e… questo 
silos di ben 20 piani.
Si tratta di una costruzione unica nel suo genere, soprattutto perchè i clienti che hanno appena acquistato un’auto Volkswagen  possono optare per ritirare la propria automobile presso il garage “robotico” invece che in concessionaria, l’automazione del silos assicura che riceveranno una macchina con un contachilometri che legge zero. Dopo aver trascorso una giornata godendosi il parco a tema, i clienti potranno quindi ammirare il braccio robotico centrale in viaggio fino a che sceglierà il loro veicolo dall’alveare di automobili. Siamo quasi a livelli di fantascienza, eppure succede nella vicina Germania!

1111 Lincoln Road – Miami, Stati Uniti

I famosi architetti che hanno progettato l’iconico stadio per le Olimpiadi di Pechino, sono anche gli autori di questo altrettanto scultoreo parcheggio da 70 milioni dollari, che tiene in fresco e auto dei bagnanti della famosa spiaggia di Miami.

Gli architetti Herzog e de Meuron hanno voluto arricchire la zona con una vera e propria “scultura parcheggio”, che unisce i 300 posti auto ad una vasta scelta di negozi al dettaglio ed una vista sull’oceano surpema, godibile dal ristorante panoramico tutto in vetro e cemento armato. Ogni livello della costruzione comprende un sapiente uso della luce naturale e permette una vista sullo skyline di Miami. Più che un parcheggio, un’opera d’arte.

Umihotaru Floating car Park, Tokyo, Giappone

Costruito su un’isola artificiale, Umihotaru (che si traduce  in “luccioladi mare” in giapponese) è una vera e propria attrazione turistica di Tokyo: esso offre viste panoramiche sulla città e d un fantastico punto di sosta sul più lungo tunnel sottomarino al mondo (Tunnel Seikan) che ha richiesto ben 11,2 miliardi di dollari e 30 anni per venire alla luce.

Umihotaru è stato progettato nella forma di una nave da crociera, e ne offre tutte le comodità: negozi, caffè e arte pubblica sono molti motivi per cui turisti e residenti guidano fin qui con l’intenzione poi di proseguire in treno lungo il tunnel sottomarino.

La casa KRE, Tokyo, Giappone

Nel 2007, Takuya Tsuchida assunse la sfida di progettare una casa che non solo aveva ben box auto, ma che potesse mostrare a commando una delle vetture nel soggiorno. Una piattaforma meccanica consente al padrone di casa di tirare fuori dal garge una delle sue auto super lusso e di servirsene a suo piacimento. Per fare ciò l’ignoso architetto ha costruito il garage al piano terra e posto un salotto modulare su di esso. Insomma, una sala costruita appositamente per un… garage!

Michigan Theatre, Detroit, Stati Uniti 

Quando il Teatro Michigan è stato costruito nel 1926, Detroit era una metropoli in espansione costruite su un’industria automobilistica in forte sviluppo. Sculture in marmo, enormi lampadari di cristallo e colonne marmoree erano i punti forti del teatro nel corso di questi tempi prosperi. Ebbene, il teatro, costruito sullo stesso luogo in cui Henry Ford costruì la sua prima auto, oggi ospita i veicoli che sono la sua eredità.

Nel 1976 infatti, dopo decenni di problemi finanziari, il teatro venne chiuso e destinato alla demolizione. Tuttavia, abbattendo la struttura avrebbe reso gli edifici adiacenti instabili. Così, gli ingegneri decisero di salvare il teatro storico rimuovendo soppalco e balcone per creare lo spazio per un autosilos a tre livelli.
Non capita spesso che gli edifici vengano adattati a diventare parcheggi poiché l’impostazione delle colonne ed i pavimenti a livello degli edifici commerciali, ben poco drenanti, non si prestano ad essere buoni parcheggi, e richiedono tempo e denaron per la conversione. Il caso del Michigan Thetre è una rara eccezione.

Parcheggio Kiss&Go all’aeroporto di fiumicino: piace o non piace?

La nuova area parcheggio all’aeroporto di Fiumicino fa parlare di sé: pensata per contrastare la sosta selvaggia, e per agevolare chi accompagna o riprende i propri cari, ha in realtà scatenato non poche polemiche.

L’area Kiss&Go permette in sostanza una sosta di 15 minuti in aeroporto: non un vero parcheggio ma piuttosto una sosta in un’area a traffico controllato (ztc) che vorrebbe facilitare chi pensa di trattenersi pochi minuti in aeroporto, come chi accompagna i parenti o gli amici.Eppure molti utenti si lamentano che spesso, a causa di inconvenienti o ritardi, i quindici minuti non bastano. E così scatta la multa. 
C’è già chi ha dovuto pagare ben 80 euro di multa per essersi trattenuto ad aspettare la moglie su un volo in ritardo, oppure chi – a causa di un tamponamento proprio all’inerno di quell’area- si è visto arrivare a casa una multa per essersi fermato oltre il limite di tempo – pur essendo impegnato nella compilazione di un CID.

I 15 minuti sono gratuiti, sia chiaro, ma non lasciano spazio a ritardi ed errori. Chi volesse trattenersi oltre il limite di tempo previsto deve aggiungere mezz’ora oppure un’ora a pagamento (la tariffa prevista è di 2,50 euro ogni mezz’ora); ma c’è chi, all’italiana, semplicemente esce e rientra dall’area, azzerando così il timer.

kiss&go

E per taxi ed auto a noleggio? Per gli operatori esiste un’altra area, a traffico limitato (ztl), che attraverso un sistema di rilevamento elettronico consentirà l’accesso ai soli operatori autorizzati: pesanti sanzioni quindi a tutti i taxi e noleggiatori abusivi.

“Questa regolamentazione dei flussi veicolari – spiega Guido Improta, l’assessore alla mobilità di Roma – è stata ideata anche per contrastare il fenomeno dell’abusivismo di taxi e ncc irregolari e per garantire ai passeggeri un servizio di qualità per un aeroporto che sia all’altezza degli standard europei”. “Fiumicino è il principale punto di arrivo d’Italia – ha commentato invece Ignazio Marino, sindaco della capitale - Non è tollerabile un assalto ai passeggeri stranieri da parte di abusivi senza titolo. Ora le cose cambiano, le regole sono cambiate. Non ci sarà più possibilità di abusivismo”.

Non sono d’accordo i noleggiatori con conducente, che hanno organizzato una manifestazione di protesta per lunedì mattina. Leonardo Gianmarino, Feder Ncc conf commercio Roma, attacca duramente: “Per noi questa è una truffa, ci fanno pagare un servizio che, di fatto, non c’è. Abbiamo un ticket di 2 euro all’ingresso che dovrebbe garantirci il parcheggio in attesa della chiamata. Ma siamo in troppi ed è un caos. Non solo  -  aggiunge  -  abbiamo suggerito di risolvere il problema proponendo l’ultimo piano di uno dei 4 multipiano come parcheggio. Quindi, di fatto, si pagherebbe il biglietto e si aspetterebbe lì, ma la proposta non è stata neanche presa in considerazione e ora siamo costretti a lavorare in queste condizioni”.
 
 

Il robot che ti parcheggia l’auto in aeroporto: succede a Düsseldorf

Parcheggiare l’auto in aeroporto non è mai stato così facile, penseranno i viaggiatori che si troveranno a Düsseldorf , in Germania; tanto che potrebbe farlo pensino un bambino… anzi un robot! Nei giorni scorsi è stato infatti inaugurato all’aeroporto di Düsseldorf (DUS) un  entusiasmante robot che si occupa della seccatura di dover trovare e parcheggiare l’auto.

Possibile?! Come funziona? In pratica basterà lasciare la propria auto all’entrata della struttura. Sarà necessario scendere dalla vettura, ritirare il biglietto, ed attendere. Verrà quindi il turno del “robt”, un macchinario che misura il veicolo, lo solleva con un sistema di elevatori e bracci meccanici, e con i dati ottenuti parcheggia automaticamente la tua auto e lo porta alla zona posteriore, dove sarà posizionato in uno dei 249 posti riservati al sistema.  E per ritare l’auto a fine vacanza? E’ sufficiente inserire nuovamente il biglietto e attendere che il vostro chauffeur elettronico vi riconsegni la vettura. La macchina è in grado di trasportare vetture di serie che pesano fino a 3.31 tonnellate.

Il sistema, chiamato Ray, sfrutta una serie di elevatori capaci di sollevare le auto e di parcheggiarle negli appositi spazi. Ecco il video che mostra nei dettagli il funzionamento di questo particolare robot:

 

Il cameriere robot è anche collegato al sistema dei dati di volo dell’aeroporto, e controllando i dati di viaggio del cliente con il database, Ray sa quando il cliente tornerà per il veicolo. 

I vantaggi del robot? Comodità per il conducente a parte, il parcheggio dell’aeroporto è estremamente razionalizzato e può godere di un aumento di capacità del parcheggio di circa il 60% poiché le vetture possono essere parcheggiate al millimetro senza rischi di collisioni e graffi. Inoltre il prodotto “è particolarmente attraente per i viaggiatori d’affari, che arrivano in aeroporto poco prima del volo, cercano parcheggio efficiente e ritornano nel giro di pochi giorni”, secondo quanto sostiene Thomas Schnalke, amministratore delegato dell’aeroporto.

Quanto costa questo innovativo servizio di parcheggio in aeroporto? 29 euro (39,59 dollari) al giorno o 4 euro (5,46 dollari) all’ora. Ray copre attualmente solo una parte delle aree di parcheggio di Düsseldorf ma se il progetto si mostrasse funzionale potrebbe presto essere ampliato e magari adottato anche da altri aeroporti. Chissà se prima o poi sbarcherà anche nel Belpaese!

5 mezzi di trasporto bizzarri che devi assolutamente provare…

Stanco di viaggiare in auto? La bici ti annoia? Vuoi provare qualcosa di insolito? Ecco i mezzi di trasporto più buffi ed inusuali che incontrerai in giro per il mondo…

thailongtail

1) Tuk Tuk

Questo treruote, motorizzato o a pedali, è utilizzato in tutta l’Asia: originario della Thailandia, si  è poi diffuso in Laos, Cambogia, Indonesia, Pakistan e India. Anche se Bangkok è il pioniere del tuktuk, è in India, dove i conducenti zigzagano pericolosamente nel traffico, che troverai l’esperienza davvero mozzafiato. Un tuktuk ospita di solito due persone e massimo una valigia, oltre che il conducente, il quale nei Tuk Tuk tradizionali pedala con tutte le sue forze per spingere i turisti accomodati davanti.

2) Longtail

Le Longtail sono delle lunghe e strette barche divenute ormai icone della Thailandia. Originariamente erano utilizzate nei canali che attraversavano Bangkok, un po’ come le nostre gondole a Venezia. Poi i canali sono stati riempiti e sostituiti con le strade, ma le barche proliferano nei mari e nei corsi d’acqua di tutto il paese, trasportando soprattutto turisti; ma le longtail sono usate  anche per il trasporto pubblico e di merci.

3) Slitta

Immaginati alla deriva in una distesa di neve, con un branco di husky che tira la tua slitta… sembrerebbe una scena tratta da un film di Natale, in realtà una corsa a bordo di una slitta può rivelarsi un percorso accidentato ma comunque certamente un’esperienza unica. Va detto che per la maggior parte dei locali questo non rappresenta un mezzo di trasporto quotidiano, ma se mai ti troverai in Alaska da turista, non potrai perderti una corsa su slitta con tanto di husky!

4)  Trampoli a molla

La ditta tedesca Powerisers sta probabilmento facendo una fortuna con la nostra adrenalina: hanno inventato una particolare versione di trampoli a molla, che permette di camminare, saltare o correre con dei balzi da supereroe! Si tratta di una vera e propria estensione della gamba quella che rende la mobilità più veloce, più divertentee beh, anche più pericolosa – caschi e protezioni sono consigliate vivamente!

5) Pub a pedali

Ti piace la birra? Ehi, a chi non piace?! Ma se non ne puoi davvero fare a meno e la berresti ovunque,  il pub a pedali è ciò che fa per te. I passeggeri siedono attorno ad un rtavolo come in un pub, ma invece di una commune sedia si trovano a bordo di una sella e ai piedi dei pedali allo stesso tempo: insomma ci si beve una birra con gli amici ed intanto si pedala per la città! Fino ad ora trovi il pub a pedali ad Amsterdam, Londra, San Francisco, Minneapolis, e altre citta ‘in tutto il mondo.

 

 

Viaggiar per mare: il noleggio di yacht, barche, catamarani…

Con l’estate alle porte la voglia di mare cresce. Un’alternativa sempre più apprezzata alla classica sdraio e ombrellone, o ai tour on the road, è la vacanza in barca. 
Certo, non si tratta certo di un’opzione economica, ma per chi desidera noleggiare una barca le opzioni sono diverse, e non per forza lussuose. Una prima grande differenza è proprio dettata dal livello di lusso, che vede le classiche barche da una parte, meno costose e di ridotte dimensioni, e gli yacht, termine che raggruppa tutte barche di lusso.

Barche e Yacht

Le barche sono di solito destinate al noleggio senza skipper, perché sono relativamente più semplici da pilotare. Tuttavia, è comunque possibile scegliere l’opzione con skipper, a seconda della lunghezza della barca. Per quasi tutti gli yacht invece, prestigiosi ed eleganti, è obbligatorio lo skipper ed in alcuni casi anche un equipaggio. 

Un’ulteriore suddivisione, che si tratti di barche semplici o yacht è costituita dalla tipologia di imbarcazione che prevede barche a motore, barche a vela, o catamarani.

Le barche a motore

Equipaggiate con un motore, sono ovviamente più veloci delle barche a vela, e solitamente offrono maggiori comfort e più spazio a bordo. Sono spesso dotate di sofisticati sistemi di comunicazione e navigazione, ampie cabine, cucina, ponti spaziosi.
Inoltre, mentre uno yacht o una barca a vela richiede più esperienza, le barche a motore sono piùsemplici da gestire. Infine, le loro dimensioni consentono di avvicinarsi ad alcune zone irraggiungibili dalle imbarcazioni a vela. 

Le barche a vela

La vela è di contro la scelta perfetta per i veri appassionati e glispiriti avventurieri. Una volta conosciuta come l’unico modo per attraversare i mari e per esplorare mete sconosciute, la vela oggi un vero e proprio stile di vita.

C’è una varietà di imbarcazioni a vela e design diversi nel mercato; scialuppe, derive, catamarani, golette. Ma di qualunque tipologia si parli, sono ormai tutte dotate di motore diesel per aumentare la potenza quando il vento non è all’altezza del compito o in casi di emergenza.

Sono più lente rispetto alle barche a motore, ma sono più economiche in fatto di consumo di carburante. Infine, dettaglio non di poco conto, sono più convenienti sia in fase d’acquisto che di noleggio.

I catamarani

Il catamarano è un particolare tipo di barca con due scafi, generalmente di pari dimensioni. La velocità massima raggiunta dai catamarani è molto alta, il che li rende un’ottima scelta per usi ricreativi quali gare e sport.

Sono più veloci delle imbarcazioni monoscafo grazie a diversi fattori, il più importante dei quali è la forma dello scafo. Inoltre si tratta di imbarcazioni molto leggere, che riduce ulteriormente l’attrito ed aumenta la velocità. La stabilità del catamarano deriva dalla lunghezza del fascio largo.

Un altro grande vantaggio è che sono più spaziosi dei monoscafi, lasciando quindi ampi spazi in coperta a disposizione per gli ospiti, che possono godere di bagni e docce separate, cabine con letti spaziosi e confortevoli. I catamarani Sono dunque ideali per le lunghe crociere.

Piano aeroporti e accordo Alitalia-Etihad: novità per chi vola

Sono giorni di forti turbolenze per il traffico aereo italiano: due cicloni scuotono i cieli dello stivale, nel bene e nel male: uno si chiama “piano nazionale aeroporti”, e promette di mettere sotto torchio molti aeroporti minori; l’altro è l’accordo appena siglato tra Alitalia ed Etihad.

aeroporti italiani

Partiamo da quest’ultimo: l’accordo prevede un investimento nel capitale di Alitalia da parte ella compagnia di bandiera degli Emirati Arabi. Si tratta in sostanza di una partecipazione azionaria in Italia, che permette alla nostra compagnia, sull’orlo del fallimento, di tirare un sospiro di sollievo e vedere i propri bilanci rimpinguati dai soci arabi (49% Etihad, 51% soci italiani) che darà vita alla nuova Alitalia. 

In cambio dell’investimento, Etihad ha però chiesto alcune condizioni: le banche italiane sarebbero pronte a rinegoziare debiti a breve termine per 400 milioni; sindacati da parte loro avrebbero accettato dolorosi tagli agli organici (si parlerebbe di quasi 3mila posti di lavoro; il governo dovrebbe rispondere infine con adeguati ammortizzatori sociali.

Ma soprattutto, con l’entrata in scena dei nuovi soci si prospetta una forte riorganizzazione del sistema aeroportuale italiano, penalizzando probabilmente il sud, che finora ha tratto vantaggio “dagli sforzi di tante compagnie, talvolta low cost, che offrono voli da e per le capitali europee a prezzi contenuti.” Questo il pensiero di Ennio Cascetta, ordinario di Pianificazione dei sistemi di trasporto alla Federico II, che si dimostra preoccupato per le sorti di “quelle compagnie che hanno permesso alle città meridionali di restare agganciate alle aree più ricche e sviluppate d’Europa”. E con queste compagnie, anche gli scali italiani interessati.

La preoccupazione riguardo ad alcuni aeroporti non è del tutto infondata: e qui si inserisce il secondo ciclone pronto a scombussolare i cieli italiani, vale a dire il Piano Nazionale Aeroporti. Il destino degli aeroporti del Paese è infatti contenuto in una bozza che qualche mese fa il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi ha presentato in Consiglio dei ministri e che prevede una suddivisione in scali strategici e di interesse nazionale: i primi sono quelli su cui il governo punta e investe; i secondi sono quelli sotto osservazione, che dunque dovranno dimostrare di essere utili e produttivi, altrimenti potrebbero addirittura chiudere i battenti.

Tra gli aeroporti più a rischio ci sono Salerno, Brindisi, Taranto, Reggio Calabria, Crotone, Comiso, Trapani, Pantelleria, Lampedusa, Olbia e Alghero. Tutti concentrati al Sud. Se il Piano Nazionale Aeroporti verrà approvato dal governo, si tratterà di una legge, e questi aeroporti vedranno giorni certamente diffcili. La strada, però, appare in salita perché i soggetti competenti hanno visioni, fini e interessi diversi. E allora non sarà facile trovare una sintesi. Anche perché in gioco c’è la sopravvivenza di infrastrutture costate milioni di euro e che danno lavoro a centinaia, in certi casi migliaia di persone. 



Il settore dell’autonoleggio cresce e traina l’automotive

Nel 2013 e nei primi mesi dell’anno in corso il settore delle flotte aziendali a noleggio e del rent-a-car è tornato a crescere: un dato positivo comunicato darecentemente da ANIASA – l’Associazione Nazionale Industria dell’Autonoleggio e Servizi Automobilistici di Confindustria – nel corso dell’Assemblea Pubblica che ha visto la presentazione della  XII Edizione del Rapporto annuale sulla situazione generale del comparto. I dati del 2013 e dei primi mesi del 2014sono positivi «nonostante la miope stretta fiscale, la crisi dell’automotive, i poco efficaci incentivi per i veicoli a basse emissioni, l’aumento incontrollato dei premi assicurativi e la piaga dei furti d’auto».

Questi dati influiscono positivamente anche sul mercato italiano delle auto nuove, che ha visto un nuovo incremento dei volumi nella prima parte del 2014: si tratta del quinto mese consecutivo col segno più, nonostante la crescita rimane modesta: ad Aprile 2014, le 119.099 unità vendute rappresentavano un quantitativo superiore dell’1,94% rispetto al medesimo periodo dell’anno passato. In effetti, osservando i dati di vendita delle auto destinate ai privati e di quelle destinate al noleggio a lungo e breve termine, si osserva ancora un forte divario.

Il calo degli acquisti da parte dei privati, ad aprile, s’è mantenuto sugli stessi livelli di marzo (-3,9%), con la conseguenza di appesantire il bilancio sui primi quattro mesi dell’anno (-0,8%). Del tutto diverso il risultato del noleggio, che ha segnato un +19% ad aprile: da inizio anno, questa ormai cruciale fetta di mercato ha guadagnato il 26,9% rispetto allo stesso periodo del 2013.

Numeri che di fatto trainano il mercato. A trainare la crescita del giro d’affari sono, soprattutto, i noleggi registrati presso i desk aeroportuali che compensano il leggero calo subito dal business nei centri cittadini. Dopo la contrazione del 2013, ripartono anche le immatricolazioni (+14%), ed aumenta nuovamente il fatturato del settore dei veicoli a noleggio(+2,5%); per capirci, su dieci auto nuove oltre due sono a noleggio. Di queste sono soprattutto le auto diesel ed ibride ad essere acquistate.

 

Auto senza conducente? Il sogno è quasi realtà

Abbiamo fanstasticato a lungo su spercar con poteri speciali, guardato film in cui le quattraruote avevano una personalità, ci parlavo e guidavano da sole. Ebbene, almeno una di queste fantassticherie potrebbe diventare presto realtà, e molto prima del previsto: alcune case automobilitstiche di fascia alta in Germania, Italia e Francia, stanno pian piano svelando le loro ultime scoperte tecnologiche che le porteranno presto a mettere sul mercato i  primi veicoli autonomi.

Finora, solo un colosso americano come Google si era spinto tanto avanti, con diversi test drive di veicoli autonomi, come in questo video.

Ma il colosso californiano non ha la stessa esperienza in campo di automotive quanto le case automobilistiche europee, che vantano profonda esperienza nella progettazione , produzione , marketing e vendite di autovetture.

Ora case come Audi, Mercedes – Benz , BMW e Volvo stanno lavorando sulle tecnologie  più avanzate del mondo per sviluppare automobili autonome: Mercedes ad esempio ha sviluppato una tecnologia che può esplorare la strada avanti e dietro con telecamere e radar, oltre ad essere in grado di superare un grande camion senza che il conducente debba toccare il volante. Nell’agosto 2013, la casa tedesca ha dunque sviluppato una limousine, testata nel tratto stradale tra Mannheim e Pforzheim senza alcun input da parte del guidatore . Altri elaborati software di auto-guida sono in fase di sviluppo e si pensa che potranno essere in futuro facilmente aggiornato attraverso il proprio iPhone. Volvo da parte sua si sta impegnando per mettere in vendita le prime auto senza conducente entro il 2017, la berlina S60.

Il progresso fa passi da gigante, dunque, ed alle volte molto più velocemente delle leggi e della burocrazia. Finora, lo scalino che separava i test drive da veri e propri prodotti commerciabili è stato trattenuto dall’articolo 8 della Convenzione del 1968 sulla circolazione stradale , che prevede che ogni conducente debba essere sempre in grado di controllare il proprio veicolo.
 “Oggi mi è permesso staccare le mie mani dal volante in misura limitata. Per fortuna , la Convenzione di Vienna sulla circolazione stradale sta cambiando proprio in vista dei nuovi modelli di auto”, ha dichiarato Thomas Weber , responsabile della ricerca del Gruppo Daimler e responsabile dello sviluppo di Mercedes – Benz.  Grazie ad una modifica in un trattato globale sostenuta dai paesi europei, la Convenzione delle Nazioni Unite sulla circolazione stradale ha infatti  concordato, appena il mese scorso, che  i conducenti possano lasciare le mani dal volante nel caso in cui si trovino a bordo di automobili con tecnologia di auto-guida .

“Abbiamo sviluppato una macchina che può guidare autonomamente . Ora il quadro giuridico deve seguire l’esempio ” , ha detto un portavoce di Daimler . 

 

5 indispensabili app per l’automobilista moderno!

Se sei un automobilista ed un viaggiatore, e hai uno smartphone, non perderti queste utilissime App:

Autovelox Italia 2013

Autovelox Italia 2013, pensata per IPhone, è una semplice applicazione scaricabile gratuitamente da AppStore: una volta abilitato il ricevitore Gps integrato nel dispositivo, ti permetterà di trovare tutti gli autovelox e gli altri sistemi di rilevamento delle infrazioni vicine alla tua posizione. Geniale, vero?
L’applicazione troverà non solo gli autovelox, ma anche le telecamere ai semafori, le zone a traffico limitato ed i tratti sorvegliati dal sistema tutor. La voce dell’applicazione li segnalerà avvisandoti a che distanza si trovano e ti ricorderà la tua velocità attuale.

Pirelli OnTheRoad

Se possiedi un’auto e ti dimentichi sempre di tutta la burocrazia connessa, questa è l’app che fa per te: attraverso il menù principale Start puoi tenere sotto controllo le scadenze di bollo, assicurazione, patente e tagliandi; sul pannello MyCar sono invece inserite le informazioni riguardanti il veicolo come numero di targa, patente, bollo, assicurazione, tagliando e pneumatici).
Altre funzionalità utili sono Easy Parking, che permette di trovare il parcheggio più vicino; Easy Washing consiglia invece il giorno più adatto per lavare l’auto in base alle previsioni meteo settimanali; Easy Dealer permette di raggiungere il rivenditore autorizzato Pirelli più vicino rispetto a dove ci si trova.
Infine la schermata SOS raccoglie i principali numeri di emergenza generici (Soccorso Stradale, Polizia, Vigili del Fuoco, Ambulanza), e consente di inserire alcuni numeri utili personali, da chiamare in caso di necessità (come, ad esempio, il numero telefonico del gommista e/o del meccanico di fiducia, della compagnia assicurativa).

IWay GPS

In vendita a 3.59 euro, iWay GPS è una buona alternativa ai sistemi di navigazione più conosciuti, oltre a permetterti di scaricare anche una versione gratuita, con alcune funzionalità limitate e con banner pubblicitari.
Si tratta quidi di un economicissimo (o gratuito) navigatore. Le mappe, sempre aggiornate e scaricate automaticamente dall’applicazione, oltre alle svolte indica anche i nomi delle vie che dobbiamo prendere. Con IWay Gps potrai anche andare all’estero (in ben 193 paesi!) e cercare diversi punti di interesse vicini. Come Google, iWay GPS consente infine di essere utilizzato a piedi e in bicicletta.

IViaggi

iViaggi è per ora disponibile sono per iPhone, al costo di 1.79 euro. iViaggi ti permette di conoscere dove si trova la prossima area di servizio n autostrada, indicandoti la distanza, la marca del carburante presente, ed infine i prezzi di benzina e gasolio. Se preferisci puoi filtrare per marchio (utile se utilizzi tessere fedeltà per carburante e ristoranti!) e potrai sapere tra quanti kilometri sarà il prossimo distributore.

Goodyear Road Safety

Goodyear Road Safety è l’applicazione gratuita sulla sicurezza stradale in 25 Paesi europei: utilissima se viaggi all’estero, potrai conoscere le regole del codice della strada in vigore nella nazione di destinazione,  i limiti di velocità e la segnaletica. L’applicazione ti permette inoltre di conoscere tutti i numeri di pronto intervento locali, oltre a consigli più generici come una checklist da eseguire prima di partire, in estate ed in inverno.
Infine, avrai accesso a delle frasi di emergenza, tradotte in svariate lingue, con le quali poter comunicare con i soccorritori o con la gente del luogo, oltre a vari consigli su come comportarsi in caso di incidente. Goodyear ha pensato anche ad una piccola sezione di consigli sulla guida, dove viene spiegato come rimediare ad alcune situazioni a cui si può venire incontro viaggiando.

 

In viaggio con Fido: sopravvivere al viaggio in auto con i propri animali domestici!

Okay, il titolo è forse un po’ forte, in fondo programmare una vacanza coni l proprio animale domestico può essere divertente, e può essere un diversivo anche per lui. Ma perché lo sia è giusto seguire una serie di preparativi ed impedire che per qualche errore la vacanza, e soprattutto il viaggio, si trasformi in una fonte di stress per lui e per te. Mentre sui treni cani e gatti di piccole dimensioni possono viaggiare, il regolamento sugli aerei è un po’ più complicato e la normativa è a discrezione della compagnia.

Sulle auto a noleggio i nostri amici a quattro zampe possono viaggiare, se portati in gabbietta o in un’auto dotata di rete divisoria nel caso si viaggi con animali di stazza medio-grande. Ed ora veniamo al dunque: come sopravvivere (e far sopravvivere) al viaggio in auto con il nostro cane o il nostro gatto? Questo evento rappresenta una fonte di stress per il cane ed è bene che il nostroamico a quattro zampe impari a vederlo come qualcosa di normale ed innocuo, del quale non avere paura. Ovviamente ci sono delle regole di base da rispettare per un viaggio sicuro, sereno e soprattutto a norma di legge. 

 

 
1. Abitua il tuo animale a stare in macchina fin da quando è  cucciolo
2.Inizia con tragitti brevi per procedere con distanze sempre più lunghe
2. Posiziona il cane o il gatto preferibilmente sul sedile posteriore, vicino al finestrino
3. se si tratta di un cane di piccola o media taglia installa una cintura di sicurezza apposita
4. abitua fido a mantenere una posizione accucciata e a non muoversi per l’abitacolo
5. Per fare stare tranquillo l’animale, porta delle coperte e dei giocattoli familiari
6. Anche i cani possono soffrire di mal d’auto: in commercio esistono alcuni farmaci e prodotti naturali per limitare, se necessario, questi malesseri. 
7. porta sempre acqua e cibo anche per il tuo animale, soprattutto in caso di viaggi lunghi
8. Se l’auto non è dotata di aria condizionata, apri i finestrini per far circolare un po’ d’aria
9. come per i bambini, mai e poi mai lasciare solo il cane all’interno della vettura, nemmeno per pochi minuti. Le conseguenze possono essere drammatiche!
 
Una volta superato il viaggio, la vacanza dovrebbe procedere tranquilla ma ricorda che non tutte le strutture ricettive sono pronte ad ospitare senza problemi i tuoi animali domestici. Contattando direttamente la direzione saprai se è possibile portare con te il tuo amico a quattro zampe.
Se sei ancora alla ricerca di un albergo, un campeggio o una struttura adeguata alle esigenze di Fido, il sito vacanze animali.it offre un elenco delle migliori strutture turistiche e ricettive in tutta Italia che accettano cani, gatti e altri animali da compagnia: dopo aver scelto la regione puoi filtrare i risultati a seconda del tipo di struttura ricettiva, zona o città.
 
Un altro valido aiuto è il sito della protezione animali dedicato interamente alle vacanze con i propri animali: vacanzebestiali.org. Oltre alle strutture che accettano animali, potrai trovare utili consigli di viaggio sia per chi sceglie il mare -con un elenco di spiagge dedicate alle quattro zampe- sia per chi sceglie la montagna, con itinerari e suggerimenti sui parchi naturali.
 
Sul portale infine si trovano gli utilissimi suggerimenti dei veterinari e i consigli su come comportarsi al meglio renderanno speciale la vostra vacanza. Prima di partire non dimenticare di consultare l’area dedicata alle informazioni sulla legislazione e i regolamenti delle compagnie di trasporto.
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