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A Catania il maggior numero di furti di auto a noleggio

Ci uniamo all’appello dell’Aniasa, associazione nazionale industria dell’autonoleggio e servizi automobilistici, nel denunciare l’esorbitante crescita dei furti di auto a noleggio nelle regioni meridionali.  E ci dispiace dover ammettere che proprio la nostra amata Catania da sola racchiude l’80% dei furti in Sicilia con un tasso in continua crescita.
 
Secondo i dati dell’associazione i furti di auto a noleggio a breve termine raggiungono il record dei record proprio a Catania che praticamente da sola ha totalizzato più furti di intere regioni come la Lombardia e il Lazio. Se consideriamo le regioni nel loro insieme, in cima al podio dei furti sono Campania, Puglia e Sicilia, dove si concentra il 73% del totaledei furti in Italia. In Campania sono state 485 le auto rubate, erano state 364 del 2012, mentre la Puglia, secondo posto nazionale, è la regione che ha fatto il grande balzo in avanti con una crescita del 64% (da 146 a 246 vetture). Anche la Sicilia non scherza affatto. La Regione, posizionata comunque sul podio, ha registrato una crescita del 60%, passando dai 103 casi del 2012 ai 168 furti dello scorso anno. 
 
Guardando all’intera nazione, non c’è comunque di ce consolarsi: nel 2013 i furti sono cresciuti di quasi il 40% (passando da 879 a 1.224 vetture) rispetto al 2012. “Il danno economico complessivo – si legge in una nota – supera i 20 milioni di euro e nei primi mesi del nuovo anno il trend sembra addirittura in ulteriore crescita”.
 
Ecco perchè L’Aniasa, considerando l’enorme quantità di auto scomparse, potrebbe presto lasciare la Sicilia. L’organizzazione, che rappresenta il settore del noleggio veicoli in seno a Confindustria, minaccia di abbandonare anche Campania e Puglia, che potrebbero così vedersi private non solo di aziende e occupazione sul territorio, ma anche di servizi di mobilità preziosi per i turisti.
Ecco cosa si legge nelle ote dell’ufficio stampa: “I furti di auto a noleggio in Sicilia, e nelle regioni meridionali hanno superato ogni possibile livello di tolleranza. Se il trend non cambierà nei prossimi mesi saremo costretti ad abbandonare le località a maggiore rischio (Sicilia, Campania e Puglia), con evidenti ricadute per i servizi di mobilità per i turisti, per i livelli occupazioni di queste aree e, non ultimo, per l’immagine del nostro Paese all’estero”.
 
Una minaccia che spaventa, anche se ovviamente motivata e condivisibile. La richiesta dell’associazione è precisa: attivazione immediata di un tavolo sulla sicurezza che coinvolga amministrazioni locali e centrali che definisca modalità di collaborazione con le Forze dell’Ordine al fine di individuare efficaci contromisure per arginare il fenomeno.
 
Fabrizio Ruggiero, presidente dell’Aniasa, dice: “Da mesi stiamo provando a sensibilizzare le istituzioni sul fenomeno, ma il trend è in costante peggioramento. Siamo la categoria più colpita dal fenomeno dei furti e in alcune Regioni, in cui portiamo servizi, mobilità e occupazione, ci sentiamo oggi quasi abbandonati dalle istituzioni”.
Ci uniamo al suo appello, sperando che qualcosa possa essere fatto per arginare il problema.
 

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