I parcheggi per auto più strani al mondo
I parcheggi sono spesso elementi architettonici necessari ma di disturbo, che raramente offrono più che uno slot agli autoveicoli in sosta, magari nascosti dietro altri edifici più estetici. “E ‘una voce di spesa che generalmente non piace, ma è un male necessario nello sviluppo urbanistico della città, ed un servizio che può contribuire al successo di una struttura commerciale”, dice Len Tsupros, presidente di Carl Walker Construction, un’azienda di design specializzata in parcheggi ed autosilos.
Negli ultimi tempi però stiamo assistendo ad un’inversione di rotta: così come cambia la tecnologia e l’urbanistica, così il ruolo e la funzione del classico garage si sta rivoluzionando. Ecco alcuni dei più interessanti esempi al mondo, parcheggi innovativi, all’avanguardia o semplicemente bizzarri.
Autostadt, Wolfsburg, Germania
Il Volkswagen Autostadt è un grande parco divertimenti a tema, tutto incentrato sull’automobile: comprende un museo di auto, corsi di guida, tour f nella famosa fabbrica di auto tedesca e… questo
silos di ben 20 piani.
Si tratta di una costruzione unica nel suo genere, soprattutto perchè i clienti che hanno appena acquistato un’auto Volkswagen possono optare per ritirare la propria automobile presso il garage “robotico” invece che in concessionaria, l’automazione del silos assicura che riceveranno una macchina con un contachilometri che legge zero. Dopo aver trascorso una giornata godendosi il parco a tema, i clienti potranno quindi ammirare il braccio robotico centrale in viaggio fino a che sceglierà il loro veicolo dall’alveare di automobili. Siamo quasi a livelli di fantascienza, eppure succede nella vicina Germania!
1111 Lincoln Road – Miami, Stati Uniti
I famosi architetti che hanno progettato l’iconico stadio per le Olimpiadi di Pechino, sono anche gli autori di questo altrettanto scultoreo parcheggio da 70 milioni dollari, che tiene in fresco e auto dei bagnanti della famosa spiaggia di Miami.
Gli architetti Herzog e de Meuron hanno voluto arricchire la zona con una vera e propria “scultura parcheggio”, che unisce i 300 posti auto ad una vasta scelta di negozi al dettaglio ed una vista sull’oceano surpema, godibile dal ristorante panoramico tutto in vetro e cemento armato. Ogni livello della costruzione comprende un sapiente uso della luce naturale e permette una vista sullo skyline di Miami. Più che un parcheggio, un’opera d’arte.
Umihotaru Floating car Park, Tokyo, Giappone
Costruito su un’isola artificiale, Umihotaru (che si traduce in “luccioladi mare” in giapponese) è una vera e propria attrazione turistica di Tokyo: esso offre viste panoramiche sulla città e d un fantastico punto di sosta sul più lungo tunnel sottomarino al mondo (Tunnel Seikan) che ha richiesto ben 11,2 miliardi di dollari e 30 anni per venire alla luce.
Umihotaru è stato progettato nella forma di una nave da crociera, e ne offre tutte le comodità: negozi, caffè e arte pubblica sono molti motivi per cui turisti e residenti guidano fin qui con l’intenzione poi di proseguire in treno lungo il tunnel sottomarino.
La casa KRE, Tokyo, Giappone
Nel 2007, Takuya Tsuchida assunse la sfida di progettare una casa che non solo aveva ben box auto, ma che potesse mostrare a commando una delle vetture nel soggiorno. Una piattaforma meccanica consente al padrone di casa di tirare fuori dal garge una delle sue auto super lusso e di servirsene a suo piacimento. Per fare ciò l’ignoso architetto ha costruito il garage al piano terra e posto un salotto modulare su di esso. Insomma, una sala costruita appositamente per un… garage!
Michigan Theatre, Detroit, Stati Uniti
Quando il Teatro Michigan è stato costruito nel 1926, Detroit era una metropoli in espansione costruite su un’industria automobilistica in forte sviluppo. Sculture in marmo, enormi lampadari di cristallo e colonne marmoree erano i punti forti del teatro nel corso di questi tempi prosperi. Ebbene, il teatro, costruito sullo stesso luogo in cui Henry Ford costruì la sua prima auto, oggi ospita i veicoli che sono la sua eredità.
Nel 1976 infatti, dopo decenni di problemi finanziari, il teatro venne chiuso e destinato alla demolizione. Tuttavia, abbattendo la struttura avrebbe reso gli edifici adiacenti instabili. Così, gli ingegneri decisero di salvare il teatro storico rimuovendo soppalco e balcone per creare lo spazio per un autosilos a tre livelli.
Non capita spesso che gli edifici vengano adattati a diventare parcheggi poiché l’impostazione delle colonne ed i pavimenti a livello degli edifici commerciali, ben poco drenanti, non si prestano ad essere buoni parcheggi, e richiedono tempo e denaron per la conversione. Il caso del Michigan Thetre è una rara eccezione.