Gli italiani e le auto di proprietà, meglio le soluzioni alternative
Sarà la crisi, sarà il prezzo del carburante, sarà la svolta ecologica (anche se ancora ci crediamo troppo poco), sarà la mancanza di danée per mantenere la macchina, saranno i costi in aumento e le multe più salate, ma quello che il Censis si sta chiedendo è: Dove sono finite le automobili?
Il mercato automobilistico in Italia sta soffrendo ormai da molti anni e anche se gli italiani detengono ancora il primato europeo per il numero di proprietari della cara vecchia automobile, i mezzi in circolazione sono diminuiti drasticamente. Il risultato è che le vendite nel settore sono crollate di un buon 25% negli ultimi due anni, portandosi appresso anche il mercato dell’usato che ha subito un ribasso di oltre il 10%. Il dato più significativo è questo: oltre il 50% degli interpellati dal Censis ha dichiarato che non prevede di acquistare un’auto negli anni futuri e che la spesa sarà rimandata fino almeno al 2015. Solo un misero 3% avrà la possibilità di farlo in questo 2013.
Gli italiani che sono così affezionati all’idea del possesso di un mezzo di trasporto si stanno rendendo amaramente conto che un costo medio di 3500 euro annui per mantenere un’auto sono decisamente troppi. E così si ricorre a soluzioni alternative: aziende e partite IVA si buttano sul noleggio auto a lungo termine, potendo godere di interessanti agevolazioni fiscali, i comuni cittadini rivoluzionano il loro stile di vita usando maggiormente i mezzi pubblici e biciclette o avvicinandosi ancora un po’ diffidenti a servizi nuovi come quello del car sharing e quando se ne vanno in vacanza preferiscono muoversi con treni, aerei e una volta giunti a destinazione noleggiare un’auto in loco. Anche se, va detto, un buon 86% degli italiani preferirebbe non dover ricorrere a questi espedienti.
Forse noi dell’autonoleggio Rent a Car di Catania rischiamo di essere un po’ di parte parlando di questo argomento, ma in fondo siamo sicuri che rinunciare all’auto per qualsiasi spostamento sia poi così dannoso per le nostre abitudini e per l’ambiente? Noi crediamo di no.
Lasciando da parte l’impatto ambientale che questa nuova tendenza può avere, si riscontrano già dei benefici non trascurabili: gli incidenti sono diminuiti notevolmente, abbassando anche la percentuale di morti e feriti sulle strade, inoltre anche l’abitudine del parcheggio selvaggio e della guida sportiva in città hanno subito una diminuzione, aspetto che si traduce nei fatti in meno multe e meno infrazioni del codice della strada. Inoltre si stima ogni guidatore negli ultimi anni abbia diminuito i suoi chilometri di percorrenza del 5%, aspetto che non può che giovare alla nostra salute e all’ambiente. Infine, ciliegina sulla torta, se gli italiani guidano di meno, i colossi del carburante ci rimettono un po’ di più come lo Stato che, nonostante gli aumenti continui, ha perso un 7% di gettito fiscale, aspetto che purtroppo si ripercuoterà sul bilancio statale.
E tu cosa ne pensi? È un bene o un male che ci siano meno auto in circolazione?
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