Per la serie noleggio auto e oltre: il noleggio dei jeans
Sono sempre più convinta che la tendenza del futuro sarà quella di noleggiare. Noleggiare un’auto, un furgone, una portaerei, un cuoco, un giardiniere, un compressore, la casa e persino i propri abiti. Non è per nulla un’esagerazione perché il progetto di Muds Jeans in arrivo dall’Olanda è proprio questo: noleggiare i jeans con un contratto che assomiglia in tutto e per tutto a quello di un leasing.
Si paga una quota di adesione al servizio di 20 euro più un canone di 5 euro mensili per un totale di 80 euro all’anno. Durante questi dodici mesi affitti un paio di jeans e li usi come se fossero tuoi, allo scadere del contratto puoi decidere se acquistarli, cambiarli con un nuovo modello o prolungare il periodo di noleggio di altri quattro mesi, pagando altri 20 euro per il rinnovo del contratto.
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Ok, ti ho lasciato qualche istante per riflettere e decidere se ti sembra troppo o è una cifra accettabile, tenendo anche conto delle tue abitudini per quanto riguarda il vestiario. Perché l’idea funziona e potrebbe essere una soluzione ad un problema reale. La produzione di un paio di jeans richiede l’impiego e lo sfruttamento di ingenti quantità di energia e risorse idriche che in un futuro nemmeno troppo lontano potrebbe diventare insostenibile per il pianeta.
Per produrre e distribuire una singola t-shirt bianca in cotone sono necessari 2.700 litri di acqua. Tradotto in cifre ancora più chiare significa che per produrre 1 chilogrammo di cotone sono necessari oltre 11.000 litri di acqua fra: irrigazione, crescita, gestione della acque reflue, raccolto, lavaggio, cardatura e filatura, tinta, stoccaggio e distribuzione. Senza contare lo sfruttamento del territorio in cui si trovano le industrie agricole del cotone, la sempre più pressante richiesta di mercato e il conseguente inquinamento ambientale. Ma il discorso energetico è valido anche se si parla di colture biologiche: la fibra di cotone è dispendiosa in termini economici ed ambientali, quindi va riciclata e riutilizzata il più possibile.
Ecco perché è nata l’idea di Muds Jeans: noleggia i tuoi pantaloni anziché comprarli. Restituendoli, i vecchi jeans vengono riciclati e riutilizzati per fabbricare vestiti e tessuti nuovi e si ammortizza notevolmente il dispendio energetico necessario per produrre altro cotone. Inoltre sarebbe un motivo valido per dare un freno al nostro spirito consumista che ci spinge ad acquistare nuovi capi di abbigliamento quando quelli vecchi sono ancora in ottimo stato.
L’idea di Muds Jeans si basa anche sull’osservazione della vita media di un paio di jeans: di norma, ad un anno dall’acquisto, si lasciano in un angolo quelli vecchi e si compra un modello nuovo che in molti casi poi viene gettato senza possibilità di riciclo. In questo modo invece puoi avere un modello nuovo tutti gli anni o prolungare il noleggio, rispettando l’ambiente.
E se proprio non si vuol fare a meno di acquistare ciò che si indossa, possiamo sempre fare una scelta ecologica, comprando jeans eco-friendly prodotti con tessuti riciclati da cotone di origine biologica, tinti con indaco naturale e trattati con il solo lavoro dell’acqua e della pietra pomice.
Infine il tessuto dei jeans è molto resistente oltre che versatile e si può recuperare in decine di modi originali ed utili, basta dare un’occhiata sul web!
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